Veloce lista degli step necessari per fare una certificazione energetica di un’unità immobiliare sul programma CENED. Giusto per non dimenticare nulla o non sentirsi persi ogni volta che si riparte da zero! Per la normativa, informazioni tecniche vere e proprie, si rimanda ad altri articoli e sedi – questa non è la migliore!
PARTE 1 – PREPARAZIONE
- avere RILIEVO sotto mano e i dati dell’immobile, come da QUESTO ELENCO
- AGGIORNARE IL PROGRAMMA
- aprire le guide proprie del Cened. Le si trova in AIUTO -> MANUALE UTENTE. La prima da cui iniziare è il MODULO A
- CONSIGLIO D’ORO NUM. 1: leggete sempre i chiarimenti nei box informazioni a forma di pallino con una i dentro.
- CONSIGLIO D’ORO NUM. 2: quasi tutto si trova nei moduli della guida. Leggetevi i moduli e aiutatevi con Google (che spesso rimanda a questi moduli stessi), e troverete una spiegazione a quasi tutto.
- CONSIGLIO D’ORO NUM. 3: rintracciate la targa dell’impianto se disponibile, i modelli e le schede tecniche da internet (ovviamente quelli del modello preciso)… molte delle vostre domande troveranno risposta lì senza dover impazzire o calcolare nulla!
Fatto quanto già preannunciato in queste prime voci, dovreste già aver abolito il 99% delle questioni e problemi.
PARTE 2 – EDIFICIO / STATO DI FATTO
Compilare la scheda del fabbricato (prima di entrare nel merito del SUB), la scheda del tecnico – cioè se stessi, e di tutte le prime generalità sulla località, catasto e così via. Il modulo di riferimento principale è il MODULO C. Vi saranno delle prime voci non chiarissime, tipoo: il modo in cui valutare la classe di permeabilità dell’edificio nella scheda Ventilazione Meccanica,. Alta, media o bassa? Come da consiglio d’oro n.2 , la risposta è semplicissima e si trova nel modulo D.
PARTE 3 – EDIFICIO / CARATTERISTICHE GENERALI
Andiamo a definire:
- l’involucro:
- modulo di riferimento: MODULO C/2. Qui vanno inserite tutte le proprietà adiacenti a quella analizzata, che abbiano temperatura differente alla nostra e che possono influire su quanto al contorno rispetto al ns fabbricato: vani non riscaldati, scale condominiali non riscaldate, soffitte, garage, depositi ecc.
- l’impianto
- modulo di riferimento: MODULO E. Qui vanno inseriti tutte le informazioni “di massima” dei sistemi impiantistici del fabbricato.
Es. in un condominio con una centrale termica, che riscalda tutti gli appartamenti, i suoi dati andranno riportati in questa sezione. Il modulo E approfondisce in realtà tutti gli impianti, dalla distribuzione di massima a dei parametri che saranno approfonditi più avanti. - Se i libretti, targhe, schede tecniche degli impianti non hanno proprio tutto quello che cercate, provate a chiamare i centri assistenza delle marche di riferimento o i manutentori. Sapranno sicuramente aiutarvi!
- ogni sistema va compilato e creato. Il sistema ACS, il sistema di riscaldamento, il sistema di raffrescamento. Quello che produce effettivamente il riscaldamento ha nuovamente una scheda per sè, ovvero la Centrale Termica, e il Generatore.
- TIPS sui Terminali del Riscaldamento: nei cataloghi potenze dei termosifoni/radiatori sono riportate in kW termici o in kcal/h e per singolo elemento. Per avere i KW dell’intero termosifone, bisogna moltiplicare le kcal/h per 1.2, e per il numero totale degli elementi. È molto comune il modello in alluminio, alto 90 cm, con un “delta T” di 50 °C che ha una potenza termica di 160 W per ogni elemento largo 8 cm; uno in ghisa con un elemento a 3 colonne, ha una potenza di 120 W.
- modulo di riferimento: MODULO E. Qui vanno inseriti tutte le informazioni “di massima” dei sistemi impiantistici del fabbricato.
PARTE 4 – IL SUBALTERNO
- la prima parte, facile facile, sono le caratteristiche dei sub coinvolti (proprietà ecc.). Di nuovo, in caso di dubbi, possiamo andare a riprendere il MODULO C.
- zona termica: informazioni abbastanza semplici sul vostro immobile. Come prima, MODULO C. Prima mano al rilievo, e ai conteggi di superfici.
- l’involucro:
- modulo di riferimento: MODULO D. Entriamo nel merito del nostro immobile. Superfici e tutto ciò che riguarda gli elementi architettonici opachi-trasparenti-ombreggianti ecc.
- per le parti architettoniche oltre al MODULO D, guardate il modulo B, dove sono presenti gli archivi. Gli archivi standard e già pronti (mannaggia a loro) sono in realtà parzialmente pronti. Quindi armatevi di software di calcolo o sistemi online per ricavarvi i dati mancanti. Esempio: link 1 – software Termus
- tips da esempi Cened: il cassonetto isolato ha una capacità termica di 25 kj/mqK, 26 per quello isolato
- l’impianto
- praticamente si tratta di associare alle diverse zone termiche, quali impianti sono lì funzionanti, quali terminali e tutte le caratteristiche finali
PARTE 5 – LA VERIFICA DI QUANTO FATTO
Prima di procedere a definire gli interventi migliorativi, è infatti stra-importante essere sicuri della giustezza di quanto fatto. Verificate edificio e involucro (menù a tendina VERIFICA) e cercate di risolvere le spunte comunicate dal programma. Alcune spunte sono corrette, mentre alcune (tipo ricordarvi che non avete un raffrescamento, se effettivamente non l’avete) vanno ignorate.
CHIARIMENTI-TIPS
Ok arrivati a questo punto il processo potrebbe essere chiaro. Ma ci sono sempre dei nodi poco comprensibili, o dati che servono sempre.
- ogni serramento deve avere almeno un ponte termico
- La Superficie aerazione per unità di perimetro è uguale alla somma di tutte le aperture utili all’aerazione diviso il perimetro complessivo dello spazio aerato.
- Nella determinazione del perimetro disperdente (verso terreno) si devono considerare solo le superfici di confine a contatto con il terreno e non verso o in comune con zone termiche adiacenti climatizzate e non.
- lunghezza ponte termico di un serramento: nel caso specificato (ponte termico infisso-parete) la lunghezza del ponte termico è data dal perimetro della vetrata.